IMPRENDITORIALITA' E BUSINESS PLANNING A - L
Anno accademico 2018/2019 - 1° annoCrediti: 9
Organizzazione didattica: 225 ore d'impegno totale, 165 di studio individuale, 60 di lezione frontale
Semestre: 2°
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Obiettivi formativi
1. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): al termine del corso lo
studente conoscerà e comprenderà le principali categorie concettuali economico-manageriali, le logiche
di base e gli strumenti relativi alle iniziative imprenditoriali.
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and under standing): lo
studente acquisirà la conoscenza e la capacità di comprensione applicativa inerente la creazione di una
nuova impresa; lo sviluppo di un business plan, la definizione della business idea, la formalizzazione del
modello di business, l’elaborazione del piano di marketing, la ricerca e la raccolta delle risorse finanziarie,
la definizione della struttura organizzativa.
3. Autonomia di giudizio (making judgements): lo studente acquisirà autonomia di giudizio e capacità di
collegamento tra gli argomenti teorici e i relativi piani applicativi, con particolare riferimento al processo
imprenditoriale e alle variabili critiche che riguardano il tema dell'imprenditorialità, quali il profilo
dell'imprenditore, le opportunità imprenditoriali, l'organizzazione dell'azione imprenditoriale e il ruolo del
contesto ambientale.
4. Abilità comunicative (comunication skills): lo studente acquisirà abilità comunicative e appropriatezza
nell’impiego del linguaggio tecnico relativo alla redazione di un business plan e al processo di avvio di
una iniziativa imprenditoriale.
5. Capacità di apprendimento (learning skills): lo studente acquisirà una elevata capacità di
apprendimento, in termini teorici e applicativi, in grado di renderlo autonomo nella gestione
dell’aggiornamento delle tematiche trattate e nell’inserimento nel mondo del lavoro.
Modalità di svolgimento dell'insegnamento
- Lezioni frontali.
- Lavori di gruppo.
- Casi studio.
- Testimonianze.
Prerequisiti richiesti
Nessuno.
Frequenza lezioni
Frequenza tri-settimanale alle lezioni in aula tenute dal docente; partecipazione ad eventuali attività
integrative e/o ausiliarie della didattica.
Lezioni frontali, lavori di gruppo, analisi di case studies, analisi di banche dati, visite azindali,
testimonianze in aula di imprenditori, manager e rappresentanti istituzionali.
Data la natura degli obiettivi, il “format” del Corso privilegia la discussione e un’attiva partecipazione
degli studenti in aula.
Si consiglia di leggere preventivamente i contenuti della lezione in modo da facilitare la comprensione
delle principali tematiche e la loro discussione in aula. Il dibattito in aula sarà basato principalmente sul
contenuto delle letture (articoli, casi aziendali, capitoli di libri) che lo studente dovrà conoscere; la
discussione in classe, inoltre, potrà vertere su impressioni ed esperienze personali dello studente.
Contenuti del corso
Recentemente, e non solo in Italia, l’interesse verso le startup è andato crescendo, grazie alle
opportunità offerte dall’evoluzione della tecnologia digitale e molti soggetti hanno cominciato a pensare
concretamente alla creazione di una nuova impresa quale percorso di vita individuale e professionale.
Sebbene l’imprenditorialità rappresenti un tema centrale nella letteratura economica-aziendale,
l’attenzione incalzante sulle startup rischia non solo di diventare un fenomeno trendy e poco sostanzioso
dal punto di vista della sostenibilità della nuova azienda, ma anche un falso mito per tanti giovani, che lo
interpretano come occasione economica e di visibilità sociale.
Creatività, idee e innovazioni consentono di accendere la lampadina, di creare l’energia utile per dare il
via al percorso imprenditoriale; ma questo non è sufficiente e non significa che la startup possa partire e
funzionare.
L’energia del fondatore deve produrre informazioni e decisioni sulle caratteristiche della domanda, sui
bisogni del mercato, sui competitors, sui processi interni, sull’’evoluzione tecnologica, sulle risorse da
reperire, e lo deve fare con il giusto senso del tempo. “timing your startup” dicono gli anglosassoni e il
timing è la dimensione fondamentale per la sostenibilità della nuova impresa, variabile competitiva
cruciale che implica non solo non essere in ritardo, ma anche non arrivare troppo in anticipo.
La nascita di ogni startup è un processo complesso, incerto, fragile, ma come tutti i fenomeni creativi,
estremamente potente. Il titolo del libro di testo “Straight Up” significa vai avanti per la tua strada, in
modo veloce, tenace e diretto. Ogni nuovo progetto imprenditoriale ha bisogno di passione, creatività e
grande energia e richiede competenza e professionalità per evitare le trappole che conducono alla death
valley.
Il percorso di chi crea una startup può essere sinteticamente racchiuso in una singola espressione:
Straight Up! Questo è il filo conduttore del corso che intende fornire al futuro imprenditore sia un aiuto
concreto sulla strumentazione di bordo che lo orienterà lungo il percorso imprenditoriale, sia il supporto
al processo di learning esperienziale in una prospettiva di sostenibilità e performance della startup. Gli
argomenti trattati sono organizzati attorno a quattro grandi blocchi concettuali: Who, Why, How, What.
Il primo (Who) e il secondo (Why) sono dedicati all’imprenditore. Le caratteristiche psicologiche, la sua
personalità, le motivazioni e ambizioni, le pulsioni che lo agitano, la sua antifragilità, rappresentano il più
grande nucleo, in termini di rilevanza, del complicato meccanismo della genesi imprenditoriale.
L’imprenditorialità è fondamentalmente un fatto umano e le caratteristiche personali dell’imprenditore sono i fattori più importanti per il successo della nuova impresa, ancor più importanti dell’idea
imprenditoriale stessa o dell’attrattività del mercato. Ma il Who e il Why condizionano anche il terzo
(How) e il quarto blocco di analisi (What).
Se un soggetto esprime un forte desiderio di imprenditorialità e un’intenzione potente e resiliente, allora
egli manifesterà una percezione di fattibilità positiva e realistica, rendendo possibile la ridefinizione dei
vincoli esterni e portando avanti un progetto imprenditoriale di tipo iterativo e sperimentale, alimentato
da una logica di learning by doing (How).
La rappresentazione ed il monitoraggio di questo percorso porterà alla redazione del business plan
(What), ad una serie di piani snelli e all’individuazione di una batteria di indicatori chiave (KPI). Tutto il
processo di creazione della nuova impresa è alimentato e sostenuto dalla fiducia, fiducia che
l’imprenditore ripone in sé stesso e che è in grado di attivare negli stakeholder.
Ma la fiducia è anche quella che la collettività ripone nei nuovi progetti attraverso le iniziative di policy a
supporto dell’innovazione, che assorbono i rischi connessi con la giovinezza dell’impresa.
Testi di riferimento
1. SCHILLACI C.E., ROMANO M., “Straight up. Percorsi strategici per nuove imprese”, Milano, McGraw-
Hill Education, 2016.
2. Materiale didattico integrativo fornito durante il corso disponibile su STUDIUM.
Programmazione del corso
Argomenti | Riferimenti testi | |
---|---|---|
1 | Imprenditorialità | SCHILLACI C.E., ROMANO M., “Straight up. Percorsi strategici per nuove imprese”, Milano, McGraw-Hill Education, 2016. |
2 | Business idea | SCHILLACI C.E., ROMANO M., “Straight up. Percorsi strategici per nuove imprese”, Milano, McGraw-Hill Education, 2016. |
3 | Business idea e modeling | SCHILLACI C.E., ROMANO M., “Straight up. Percorsi strategici per nuove imprese”, Milano, McGraw-Hill Education, 2016. |
4 | Business Plan & Piano di marketing | SCHILLACI C.E., ROMANO M., “Straight up. Percorsi strategici per nuove imprese”, Milano, McGraw-Hill Education, 2016. |
5 | Piano di marketing e vendite: l’importanza dei clienti e la loro rilevanza nella nascita di una nuova impresa | SCHILLACI C.E., ROMANO M., “Straight up. Percorsi strategici per nuove imprese”, Milano, McGraw-Hill Education, 2016. |
6 | Analisi di mercato | SCHILLACI C.E., ROMANO M., “Straight up. Percorsi strategici per nuove imprese”, Milano, McGraw-Hill Education, 2016. |
7 | Approccio Straight up: Analisi di mercato e dei flussi di cassa per il business planning | SCHILLACI C.E., ROMANO M., “Straight up. Percorsi strategici per nuove imprese”, Milano, McGraw-Hill Education, 2016. |
8 | Pianificazione economico-finanziaria | SCHILLACI C.E., ROMANO M., “Straight up. Percorsi strategici per nuove imprese”, Milano, McGraw-Hill Education, 2016. |
9 | Profilo del nuovo imprenditore: carattere | SCHILLACI C.E., ROMANO M., “Straight up. Percorsi strategici per nuove imprese”, Milano, McGraw-Hill Education, 2016. |
10 | Profilo del nuovo imprenditore: carattere ed esperienza | SCHILLACI C.E., ROMANO M., “Straight up. Percorsi strategici per nuove imprese”, Milano, McGraw-Hill Education, 2016. |
11 | Territori per lo sviluppo imprenditoriale | SCHILLACI C.E., ROMANO M., “Straight up. Percorsi strategici per nuove imprese”, Milano, McGraw-Hill Education, 2016. |
12 | Fiducia e condivisione nelle startup | SCHILLACI C.E., ROMANO M., “Straight up. Percorsi strategici per nuove imprese”, Milano, McGraw-Hill Education, 2016. |
13 | Straight up: percorso dall’idea all’impresa | SCHILLACI C.E., ROMANO M., “Straight up. Percorsi strategici per nuove imprese”, Milano, McGraw-Hill Education, 2016. |
14 | Death Valley - fallire non è un dramma | SCHILLACI C.E., ROMANO M., “Straight up. Percorsi strategici per nuove imprese”, Milano, McGraw-Hill Education, 2016. |
15 | Insight imprenditoriale | SCHILLACI C.E., ROMANO M., “Straight up. Percorsi strategici per nuove imprese”, Milano, McGraw-Hill Education, 2016. |
16 | Spinte motivazionali, bisogni e copioni imprenditoriali | SCHILLACI C.E., ROMANO M., “Straight up. Percorsi strategici per nuove imprese”, Milano, McGraw-Hill Education, 2016. |
17 | Versatilità del Business Plan | SCHILLACI C.E., ROMANO M., “Straight up. Percorsi strategici per nuove imprese”, Milano, McGraw-Hill Education, 2016. |
18 | Business Planning: struttura e processi di business | SCHILLACI C.E., ROMANO M., “Straight up. Percorsi strategici per nuove imprese”, Milano, McGraw-Hill Education, 2016. |
19 | Misure per finanziare la nuova impresa | SCHILLACI C.E., ROMANO M., “Straight up. Percorsi strategici per nuove imprese”, Milano, McGraw-Hill Education, 2016. |
20 | Imprenditorialità & Networking | SCHILLACI C.E., ROMANO M., “Straight up. Percorsi strategici per nuove imprese”, Milano, McGraw-Hill Education, 2016. |
21 | Il processo di valutazione dell’elevator pitch | SCHILLACI C.E., ROMANO M., “Straight up. Percorsi strategici per nuove imprese”, Milano, McGraw-Hill Education, 2016. |
22 | Piano operativo e del personale | SCHILLACI C.E., ROMANO M., “Straight up. Percorsi strategici per nuove imprese”, Milano, McGraw-Hill Education, 2016. |
23 | Business Angels | SCHILLACI C.E., ROMANO M., “Straight up. Percorsi strategici per nuove imprese”, Milano, McGraw-Hill Education, 2016. |
24 | Venture Capitalis | SCHILLACI C.E., ROMANO M., “Straight up. Percorsi strategici per nuove imprese”, Milano, McGraw-Hill Education, 2016. |
25 | Crowdfunding | SCHILLACI C.E., ROMANO M., “Straight up. Percorsi strategici per nuove imprese”, Milano, McGraw-Hill Education, 2016. |
26 | Il processo di valutazione del Business Plan | SCHILLACI C.E., ROMANO M., “Straight up. Percorsi strategici per nuove imprese”, Milano, McGraw-Hill Education, 2016. |
Verifica dell'apprendimento
Modalità di verifica dell'apprendimento
Prova d'esame in forma scritta e orale.
Esempi di domande e/o esercizi frequenti
Descrivere gli imprenditori “success proactive”
Illustrare il ruolo dei Business Angel e Venture Capital
Descrivere il processo di costruzione del piano economico-finanziario
Illustrare la dimensione soggettiva dell’imprenditore
Analizzare il ruolo dei FabLab
Commentare l’importanza del timing nell’approccio Straight Up
Descrivere gli elementi identificativi dei territori imprenditoriali
Analizzare il processo per la elaborazione del piano operativo
Commentare l’amletico dubbio dello startupper “segretezza o divulgazione”
Analizzare la Curva di Moore, riportando, ove possibile, l’esperienza maturata partecipando alla “business plan competition”
Descrivere le fonti di finanziamento per la creazione di “Startup innovative”