POLITICHE REGIONALI
Anno accademico 2017/2018 - 1° annoCrediti: 9
SSD: SECS-P/03 - Scienza delle Finanze
Organizzazione didattica: 225 ore d'impegno totale, 165 di studio individuale, 60 di lezione frontale
Semestre: 2°
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Obiettivi formativi
Fornire le conoscenze analitiche che consentano di comprendere e vcalutare la dimensione territoriale dei fenomeni economici e delle politiche pubbliche, con riferimento specifico all’assetto politico-istituzionale e alla struttura economica presenti in Italia e in Europa (Conoscenza e capacità di comprensione). Tali conoscenze potranno essere applicate in modo originale e critico dagli studenti considerando processi e fenomeni nazionali e internazionali (Conoscenza e capacità di comprensione applicate).
Offrire gli strumenti metodologici adatti per l’applicazione delle conoscenze acquisite in tema di economia e politica regionale nella risoluzione di problematiche nuove, anche secondo un approccio analitico multidisciplinare consentendo agli studenti di esercitare le capacità critiche. L’obiettivo è che gli studenti riescano a integrare le conoscenze acquisite e applicarle all’analisi delle istituzioni e dei processi politici, preparandosi per l’ingresso nel mercato del lavoro. Formare all’utilizzo di informazioni di fonti diverse allo scopo di formulare giudizi in merito alle politiche regionali che considerino anche le responsabilità sociali ed etiche dei principali attori (Autonomia di giudizio).
Incoraggiare gli studenti a esporre la loro opinione personale di fronte a un pubblico specializzato e non (Abilita’ comunicative).
Stimolare gli studenti a studiare in modo autonomo e a comunicare le proprie conoscenze in modo chiaro ((Capacità di apprendere).
Prerequisiti richiesti
Non sono richiesti prerequisiti, ma una consoscenza di base di scienza delle finanze può facilitare l’apprendimento dei temi trattati.
Frequenza lezioni
Tre lezioni settimanali
Frequenza non obbligatoria ma consigliata.
Contenuti del corso
IL corso analizza il ruolo della dimensione territoriale nei meccanismi di sviluppo e fornisce un’analisi critica delle politiche di sviluppo territoriale, dei principali strumenti utilizzabili ai diversi livelli (UE, regionale e locale) degli attori che le promuovono (istituzioni di governo territoriale, istituzioni europee, agenzie tecniche di settore). Fra i temi trattati nel corso: regioni e sviluppo del regionalismo, modelli di intervento, localizzazione, competititvità territoriale e sviluppo, la difformità nella localizzazione dell’attività sul territorio, indicatori per il monitoraggio delle regioni e per la valutazione delle politiche, la politica regionale Europea, la politica culturale della regione Siciliana.
Testi di riferimento
- Roberta Capello, Economia regionale, Il Mulino, Bologna, 2015, II ed. (Solo i capitoli indicati)
- Riccardo Cappellin, Enrico Marelli, Enzo Rullani e Alessandro Sterlacchini: Crescita, investimenti e territorio: il ruolo delle politiche industriali e regionali, Website “Scienze Regionali” (www.rivistasr.it), eBook 2014. Download: www.economia.uniroma2.it/dedi/ebook-politiche-industriali; www.unibs.it/dipartimenti/economia-e-management/ricerca/pubblicazioni/ebook-crescitainvestimenti-territorio. (Solo i capitoli indicati)
- Letture aggiuntive fornite dal docente
Programmazione del corso
* | Argomenti | Riferimenti testi | |
---|---|---|---|
1 | 1. Introduzione al corso: Problemi di natura teorica | Testo 1: Introduzione | |
2 | * | 2. Regioni e sviluppo del regionalismo – definizione di regione – centralismo, regionalismo e programmazione | Testo 3 |
3 | * | 3. Lo sviluppo del regionalismo nei paesi europei – Top-down e Bottom up negli approcci di politica regionale | Testo 1: cap 1 - Testo 3 |
4 | * | 4. I principali modelli di intervento per orientare la localizzazione dell’attività sul territorio | Testo 1 - cap.1 |
5 | * | 5. I principali modelli di intervento per orientare la localizzazione dell’attività sul territorio | Testo 1 - cap.1 |
6 | * | 6. Gerarchia e localizzazione | Testo 1: cap 3 |
7 | * | 7. Competititvità territoriale e sviluppo | Testo 1: cap 7 |
8 | * | 8. Competititvità territoriale e sviluppo | Testo 1: cap 7 |
9 | * | 9. Competitività territoriale e sviluppo – le economie di agglomerazione | Testo 1: cap 8 |
10 | * | 10. Competitività territoriale e sviluppo: innovazione e prossimità | Testo 1: cap 9 |
11 | * | 11.Competitività territoriale e sviluppo: innovazione e prossimità | Testo 1: cap 9 |
12 | * | 12. La difformità nella localizzazione dell’attività sul territorio e le possibili correzioni | Testo 2 - cap. 5 |
13 | * | 13. La politica regionale italiana per il Mezzogiorno e per le aree depresse - Successo e limiti dell’azione regionale italiana | Testo 3 |
14 | * | 14. Capitale territoriale nelle regioni italiane e nelle città. Indicatori usati per il monitoraggio dello sviluppo regionale e per la valutazione delle politiche condotte | Testo 3 |
15 | * | 15. Indicatori per il monitoraggio delle regioni e per la valutazione delle politiche Il progetto BES: indicatori di Benessere Equo e Sostenibile | Testo 3 |
16 | * | 16. La politica regionale Europea | Testo 3 |
17 | * | 17. Teoria, fondamento e background della politica regionale UE | Testo 3 |
18 | * | 18. Principi dell’UE nelle relazioni Centro-Periferia | Teso 3 |
19 | * | 19. Principi dell’UE nelle relazioni Centro-Periferia | Testo 3 |
20 | * | 20. Evoluzione delle politiche regionali UE | Testo 3 |
21 | * | 21. Istituzioni responsabili | Testo 3 |
22 | * | 22. Il finanziamento delle politiche regionali | Testo 3 |
23 | * | 23. Le sollecitazioni di Europa 2020 | Testo 3 |
24 | * | 24. Applicazione della politica di coesione in Italia | Testo 3 |
25 | 25. Un’esperienza di applicazione di politiche europee | Testo 3 | |
26 | * | 26. Politiche culturali in Sicilia | Testo 3 |
27 | * | 27. Origini dell’autonomia: aspetti normativi | Testo 3 |
28 | * | 28. L’organizzazione regionale delle istituzioni responsabili per la cultura | Testo 3 |
29 | * | 29. E’ possibile di parlare di una politica culturale della regione? | Testo 3 |
30 | * | 30. Il confronto con le regioni ordinarie | Testo 3 |
N.B. La conoscenza degli argomenti contrassegnati con l'asterisco è condizione necessaria ma non sufficiente per il superamento dell'esame. Rispondere in maniera sufficiente o anche più che sufficiente alle domande su tali argomenti non assicura, pertanto, il superamento dell'esame.
Verifica dell'apprendimento
Modalità di verifica dell'apprendimento
Esame scritto (domande aperte)
Esempi di domande e/o esercizi frequenti
1 Modello di Christaller
2 Cosa si intende per sviluppo esogeno?
3. Le politiche regionali dell’UE
4. I distretti industriali
5. Indicatori per la misurazione dello sviluppo delle regioni.