Economia e politiche dei beni culturali
Anno accademico 2018/2019 - 1° annoCrediti: 9
Organizzazione didattica: 225 ore d'impegno totale, 165 di studio individuale, 60 di lezione frontale
Semestre: 1°
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Obiettivi formativi
Il corso si propone di fornire gli strumenti analitici per esaminare e comprendere i rapporti tra il sistema economico e i diversi ambiti del settore culturale, con particolare attenzione sia alle ragioni e alle modalità dell'intervento pubblico in campo culturale sia ai meccanismi economici alla base dei mercati culturali privati. All’analisi teorica si accompagnerà l'esame della realtà italiana, anche in prospettiva comparata, e l’approfondimento di casi di studio (Conoscenza e capacità di comprensione).
Le conoscenze acquisite potranno essere applicate in modo originale e critico dagli studenti, anche attraverso l’analisi di documenti ufficiali e di casi di studio, in una prospettiva comparata (Capacità di applicare conoscenza e comprensione).
Attraverso lo studio di approcci teorici diversi e l’utilizzo di fonti informative diverse, anche di tipo multidisciplinare, lo studente potrà migliorare la propria capacità di giudizio e di proposta in relazione all’analisi del settore culturale, nelle sue componenti pubbliche e private, alle sue interazioni con il contesto territoriale di riferimento e alle implicazioni di policy (Autonomia di giudizio).
La presentazione dei profili teorici e applicativi dei rapporti tra il sistema economico e i diversi ambiti del settore culturale e delle implicazioni di policy sarà svolta in modo da consentire l’acquisizione di un linguaggio tecnico e di una terminologia specialistica adeguati; lo sviluppo di abilità comunicative, sia orali che scritte sarà anche stimolata attraverso la discussione in classe, la partecipazione ad attività seminariali e attraverso la prova scritta finale (Abilità comunicative).
La capacità di apprendimento sarà stimolata attraverso presentazioni power point e la discussione in aula, finalizzata anche a verificare l’effettiva comprensione degli argomenti trattati. La capacità di apprendimento sarà anche stimolata da supporti didattici integrativi (documenti ufficiali, articoli di riviste e quotidiani economici) in modo da sviluppare le capacità applicative (Capacità di apprendimento).
Modalità di svolgimento dell'insegnamento
Lezioni frontali con utilizzo di presentazioni power point, discussioni in aula, seminari e analisi di casi di studio
Prerequisiti richiesti
Nessuna propedeuticità ma sono necessarie conoscenze di microeconomia e di scienza delle finanze.
Frequenza lezioni
Di norma obbligatoria
Contenuti del corso
Elementi introduttivi all’economia della cultura; Profili economici del settore culturale - attori pubblici, privati e senza fini di lucro; Aspetti quantitativi del settore culturale - Focus sull’Italia; Il mercato dei beni e delle attività culturali; Forme di regolazione; Organizzazione economica delle industrie creative, con cenni su mercato dell’arte; musei; editoria; musica; spettacoli dal vivo; cinema; televisione; internet; Produzione, costi e offerta di beni e attività culturali; Domanda di beni e attività culturali; Partecipazione culturale; Elementi di Economia del benessere applicati al settore culturale; Fallimenti del mercato e motivazioni dell’intervento pubblico; Strumenti dell’intervento pubblico – imposte, spesa, regolamentazione – e processo decisionale; Problemi di valutazione – analisi costi-benefici; analisi di impatto; Analisi economica degli spettacoli dal vivo; Il patrimonio culturale; Politiche culturali; Festival, città creative e turismo culturale
Testi di riferimento
TESTI DI RIFERIMENTO
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R. Towse, A Textbook of Cultural Economics, Cambridge University Press, 2010 cap. 1 (il par. ‘A brief history of cultural economics’ – pp.11-19 – è facoltativo); cap. 2; cap. 3 (il par. ‘Economic history of the arts’ – pp.65-74 – è facoltativo); capp. 4, 5, 6, 7. 8, 9, 10 e 19.
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Symbola, Io sono cultura, Unioncamere, 2018 cap. 2 (I numeri del Sistema Produttivo Culturale e Creativo, pp. 37-105)
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I. Mazza, I. Rizzo, “Scelte collettive e beni culturali”, in Valentino P.A. - G. Mossetto (a cura di), Museo contro Museo, Giunti, Firenze, 2001, pp. 41-54.
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C. Guccio, G. B. Pollicchino, S. Levi Sacerdotti, I. Rizzo “Il profilo dei turisti con motivazioni culturali: analisi comparata attraverso GPS e questionari sui visitatori del Lago d’Orta”, in V. Tomaselli, R. D’Agata (a cura di), Turismo e territorio: analisi empiriche e approcci metodologici, McGraw Hill, Milano, pp. 85-98
LETTURE CONSIGLIATE
Frey B., What Values Should Count in the Arts? The Tension between Economic Effects and Cultural Value, Institute for Empirical Research in Economics University of Zurich, Working Paper No. 253, 2005.
Frey B. – Meier S., The Economics of Museums, Institute for Empirical Research in Economics University of Zurich, Working Paper No. 149, 2003.
Mignosa, A. “Theory and practice of cultural heritage policy”, in I. Rizzo – R. Towse (eds.), The Artful Economist. A New Look at Cultural Economics, Springer, Heidelberg, pp. 344 – 374.
Peacock, A., A future for the past: the political economy of heritage, Keynes lectures in economics, Proceedings of the British Academy, 1994, pp. 189-243.
Pignataro, G., “Performance indicators in the arts”, in Towse, R. (ed.) A Handbook of Cultural Economics, Edward Elgar, Aldershot, 2011, ch. 46.
Rizzo, I., “Technological perspectives for cultural heritage”, in I. Rizzo – R. Towse (eds.), The Artful Economist. A New Look at Cultural Economics, Springer, Heidelberg, pp. 197-214.
Santagata, W. (a cura di), Libro Bianco sulla creatività, MiBAC, 2008.
Throsby, D., Economia e cultura, Il Mulino. Bologna, 2005.
World Tourism Organization, Tourism and culture synergies, UNWTO publications, 2018.
Programmazione del corso
Argomenti | Riferimenti testi | |
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1 | * Elementi introduttivi all’economia della cultura | Testo 1. cap. 1 |
2 | * Profili economici del settore culturale - attori pubblici, privati e senza fini di lucro | Testo 1. cap. 2 |
3 | * Aspetti quantitativi del settore culturale | Testo 1. cap. 2 |
4 | * La dimensione del settore culturale in Italia | Testo 2, cap. 3 |
5 | * Il mercato dei beni e delle attività culturali - il sistema dei prezzi; forme di regolazione | Testo 1. cap. 3 |
6 | * Organizzazione economica delle industrie creative - mercato dell’arte; musei; | Testo 1, cap. 4 |
7 | * Organizzazione economica delle industrie creative - editoria; musica; spettacoli dal vivo; cinema; televisione; internet | Testo 1, cap. 4 |
8 | * Produzione, costi e offerta di beni e attività culturali | Testo 1, cap. 5 |
9 | * Domanda di beni e attività culturali – partecipazione culturale | Testo 1, cap. 6 |
10 | * Elementi di Economia del benessere applicati al settore culturale – fallimenti del mercato; motivazioni dell’intervento pubblico | Testo 1, cap. 7 |
11 | * Strumenti dell’intervento pubblico – imposte, spesa, regolamentazione – | Testo 1, cap. 7 |
12 | * Problemi di valutazione – analisi costi-benefici; analisi di impatto | Testo 1, cap. 7 |
13 | * Analisi economica degli spettacoli dal vivo | Testo 1, cap. 8 |
14 | * Il patrimonio culturale | Testo 1, cap. 9 |
15 | * Il processo decisionale e le politiche di tutela del patrimonio culturale | Testo 3 |
16 | * Politiche culturali | Testo 1, cap. 10 |
17 | * Festival e città creative | Testo 1, cap. 10 |
18 | * Turismo culturale | Testo 1, cap. 19, Testo 4, |
Verifica dell'apprendimento
Modalità di verifica dell'apprendimento
* Conoscenze minime irrinunciabili per il superamento dell'esame
Sarà giudicata sufficiente una prova d’esame in cui sia dimostrata acquisizione di conoscenze di base della disciplina nei diversi argomenti del programma e capacità d’applicazione, pur limitata, di queste conoscenze in modo da esporre in maniera comprensibile e corretta gli argomenti trattati.
Il voto assegnato alla prova d’esame aumenterà in relazione al miglioramento della qualità dell’esposizione, anche attraverso l’utilizzo dei grafici e delle formule riportati nei libri di testo, della padronanza della disciplina, della capacità di analisi e di collegamento tra i diversi argomenti in programma, nonché dell’autonomia di giudizio. La votazione massima sarà attribuita a quelle prove d’esame in cui i criteri prima indicati saranno tutti rispettati al meglio.
Prova scritta della durata di 2 ore consistente in domande a risposta aperta
Un'eventuale prova in itinere può essere concordata con gli studenti frequentanti, anche in relazione al loro numero e alla regolarità della frequenza, con le normali modalità di esame.
Un’eventuale prova di fine corso può essere concordata con gli studenti frequentanti, anche in relazione al loro numero e alla regolarità della frequenza, con le normali modalità di esame.
Esempi di domande e/o esercizi frequenti
Il corso è di nuova istituzione e non ci sono precedenti prove d’esame scritte.