ECONOMIA DELLE DECISIONI PUBBLICHE

Anno accademico 2017/2018 - 1° anno
Docente: Isidoro Mazza
Crediti: 9
SSD: SECS-P/03 - Scienza delle Finanze
Organizzazione didattica: 225 ore d'impegno totale, 165 di studio individuale, 60 di lezione frontale
Semestre:
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Obiettivi formativi

Fornire le conoscenze analitiche per comprendere la teoria economica delle decisioni pubbliche (knowledge and understanding) che possano essere applicate in modo originale e critico dagli studenti ai processi decisionali nazionali e internazionali (Applying knowledge and understanding).

Esercitare le capacità critiche degli studenti perché possano identificare le assunzioni di base della teoria gli strumenti adottati e i limiti della teoria stessa. L’obiettivo è che gli studenti riescano a integrare le conoscenze acquisite e applicarle all’analisi delle istituzioni e dei processi politici, preparandosi per l’ingresso nel mercato del lavoro. Preparare all’uso e interpretazione di dati per sviluppare la capacità di analisi critica (Making judgments).

Incoraggiare gli student a esporre la loro opinione personale di fronte a un pubblico specializzato e non (Communication skills).

Stimolare gli studenti a studiare in modo autonomo e a comunicare le proprie conoscenze in modo chiaro (Learning skills).


Prerequisiti richiesti

Non sono richiesti prerequisiti, ma una consoscenza di base della teoria dell’intervento pubblico può facilitare l’apprendimento dei temi trattati.


Frequenza lezioni

Tre lezioni settimanali. Frequenza non obbligatoria ma consigliata.

Il corso è organizzato in lezioni frontali, dove saranno proiettate slide rese disponibili su STUDIUM al termine di ogni singola lezione. Si può prevedere la partecipazione di docenti invitati.


Contenuti del corso

L’economia delle decisioni pubbliche applica i principi dell’economia al processo politico. Fra i temi trattati nel corso: il ruolo e la funzione del governo, il processo decisionale nel governo e gli attori che prendono le decisioni e/o le implementano, il collegamento fra interessi privati e pubblici, il rapporto elettori-politicii e politici-burocrati, l’effetto dell’evoluzione dei governi, l’impatto di internet sulla democarazia.


Testi di riferimento

1a. Mueller, Dennis, Public Choice III. Cambridge University Press, 2003.

OPPURE

1b. Mueller Dennis. La Teoria delle scelte collettive, Idelson, 1997.

2. Slide o letture aggiuntive saranno fornite dal docente.



Programmazione del corso

 *ArgomentiRiferimenti testi
1 Introduzione al corso: Public choice: obiettivi dei decisori (Analisi positiva)Testo 1a Cap.1; oppure Testo 1b Cap. 1  
2*L'origine dello stato e le ragioni per la scelta collettiva. Dilemma del prigioniero e genesi della cooperazioneTesto 1 Cap.2 sez. 1 e 2; oppure Testo 1b Cap.2 sez. A 
3*L’origine dello Stato: beni pubblici Testo 1a Cap.2 sez.3; oppure Testo 1b Cap.2 sez.B 
4*L’origine dello Stato: esternalitàTesto 1a Cap.2 sez.6; oppure Testo 2 Cap.2 sez. E 
5*L’origine dello Stato: esternalità – analisi quantitativa e soluzioni di mercato e non Testo 1 Cap.2 sez.7; oppure Testo 1b Cap.2 sez.F 
6*L’origine dello Stato: giustificazioni per la scelta collettiva - redistribuzione come assicurazione e come altruismoTesto 1 Cap.3 sezz. 1, 2, 3; oppure Testo 1b Cap.3, sezz. A, B, C 
7*La scelta della regole di decisione collettivaTesto 1 Cap.4; oppure Testo 1b Cap.4 sezz. A, C, D, E 
8*Regole di decisione collettiva: proprietà positive della regola di maggioranza.Testo 1a Cap.5 sezz. 1, 2; oppure Testo 1b Cap.5 sezz. A, B 
9*Il teorema dell’elettore medianoTesto 1a Cap.5 sezz. 3, 4, 9, 12, 13 (1, 2, 3); oppure Testo 1b Cap.5 sezz. C, D, I, K, L 
10*Regole di decisione collettiva: procedure alternative alla regola di maggioranzaTesto 1a Cap. 7 sezz. 1, 2, 3; oppure Testo 1b : Cap.7 sezz.A, B, C 
11*Democrazia rappresentativa: modello di Downs di concorrenza elettorale Testo 1a Cap.11 sez.1; oppure Testo 1b Cap. 10 sez. A; Cap. 18 sez. A  
12*Democrazia rappresentativa: modelli alternativi e verifica empirica della teoria dell’elettore medianoTesto 1a Cap.11 sezz.3,4; oppure Testo 1b Cap.10 sez. C 
13*Voto probabilisticoTesto 1a Cap.12 sezz. 1, 2, 3, 4; oppure Testo 1b Cap.11 sezz. A, B, C 
14*Gruppi d' interesseTesto 1a Cap.20 sezz. 1,2; oppure Testo 1b Cap.16 sezz. A, B, C. 
15*Strumenti d'influenza delle scelte politicheTesto1a: Cap. 20 sezz. 3, 4, 5; oppure Testo1b: Cap. 11 sez. E 
16*La ricerca delle renditeTesto1a: Cap. 15 sezz. 1, 2, 4 ; oppure Testo1b: Cap.13 sezz. A, B, D, E 
17*Teoria della burocraziaTesto1a: Cap.16 sez.1 ; oppure Testo1b: Cap.14 sez. A 
18*Teoria della burocrazia: modello di Niskanen Testo1a: Cap. 16 sez.2; oppure Testo1b: Cap.14 sez. B 
19*Teoria della burocrazia: modelli alternativiTesto1a: Cap.16 sezz.3, 4; oppure, Testo1b: Cap.14 sez. C 
20*Teoria della burocrazia: Il potere di fissare l’agenda; produzione pubblica e privataTesto1a: Cap. 16 sez.5; oppure Testo1b: Cap.14 sez. D 
21*Teoria della burocrazia: Interazione tra settore politico e burocraziaTesto1a: Cap.17 sezz.1, 2, 5 
22*Dimensione del settore pubblico: alcuni fattori determinantiTesto1a: Cap. 21 sez. 1; Testo1b: Cap.17 sezz. A, B(1) 
23 Concorrenza elettorale e risultato macroeconomico IITesto 2 Cap.19; Testo 3 Cap.31 
24 Sviluppo economico e politico Testo 3 Cap.37 
25 Democrazia e capitalismoTesto 3 Cap. 33 
26 Sistemi elettorali ed economia politicaTesto 3 Cap. 40, Testo 4 Cap.8 
27*Equità e giustiziaTesto 1 Cap.25; oppure Testo 2 Cap.25 
28*DiseguaglianzaTesto 3 Cap.34 
29*L'economia politica del federalismo fiscaleTesto 3 Cap.20 
30 Democrazia e internetLetture da indicare 
* Conoscenze minime irrinunciabili per il superamento dell'esame.

N.B. La conoscenza degli argomenti contrassegnati con l'asterisco è condizione necessaria ma non sufficiente per il superamento dell'esame. Rispondere in maniera sufficiente o anche più che sufficiente alle domande su tali argomenti non assicura, pertanto, il superamento dell'esame.

Verifica dell'apprendimento

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

  1. Il referendum: pro e contra secondo la teoria:
  2. Il controllo politico sui burocrati: modalità ed efficacia.
  3. Il rent seeking
  4. Le giustificazioni teoriche al decentramento.
  5. La concorrenza elettorale con voto deterministico
  6. L’elettore mediano